Thomas Pynchon - Shadow Ticket (2025)
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Il nuovo romanzo di Thomas Pynchon Milwaukee 1932, la Grande Depressione in pieno svolgimento, l'abrogazione del proibizionismo alle porte, Al Capone nel penitenziario federale, l'attività investigativa privata che si sposta dalle relazioni sindacali a quelle più domestiche. Hicks McTaggart, un ex scioperante diventato investigatore privato, pensa di aver trovato la sicurezza del lavoro fino a quando non viene inviato per quello che dovrebbe essere un caso di routine, rintracciare e riportare a casa l'ereditiera di una fortuna casearia del Wisconsin che ha preso la decisione di vagare. Prima che se ne renda conto, viene imbarcato su un transatlantico e finisce in Ungheria, dove non c'è una linea di costa, una lingua di un altro pianeta e abbastanza pasticcini da far arrivare qualsiasi poliziotto alla pensione, e naturalmente non c'è traccia dell'ereditiera in fuga a cui dovrebbe dare la caccia. Quando Hicks la raggiungerà, si troverà anche invischiato con nazisti, agenti sovietici, controspie britanniche, musicisti swing, praticanti del paranormale, motociclisti fuorilegge e i problemi che derivano da ognuno di loro, nessuno dei quali Hicks è qualificato, per non dire pagato, ad affrontare. Circondato da una storia che non conosce e dalla quale non riesce ad orientarsi, l'unico lato positivo per Hicks è che è l'alba dell'era delle Big Band e, guarda caso, è un ballerino piuttosto bravo. Se questo sarà sufficiente per permettergli di tornare a Milwaukee e al mondo normale, che forse non esiste più, è un'altra questione.
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