Il problema, secondo me, è però tutto un altro. Numero di visualizzazioni delle pagine pubblicitarie o addirittura clic sui vari banner visualizzando la pagina linkata sono solo degli indicatori, nulla più. Questi "eventi" un download manager ben progettato li può anche simulare (e che ci vuole? la pagina pubblicitaria è linkata in quella di download quindi l'url è noto, la richiede al server e ne scarica tutti gli elementi - e per il server è OK - poi, invece di mostrartela, un bel >NUL e contenti tutti :bully:), così come può presentarsi con l'user agent di un browser "alla moda" (ancor più banale da realizzare): indistinguibile da un browser per il "robottino" ottuso del server. Tanto che nella pagina rewards di uploading.site non si fa il minimo accenno ai download manager.
Quel che però veramente interessa all'inserzionista pubblicitario è che poi i naviganti mettano mano al portafoglio e gli dìano moneta sonante. E qui cominciano i dolori, perché o i "prodotti" offerti non interessano proprio, o quand'anche interessassero sono delle truffe belle e buone, e comunque le modalità invasive e odiose di queste pubblicità inducono il navigatore ad evitarle, figuriamoci se mentre chiude le decine e decine di pagine-pattume che gli si aprono a valanga (decine, sì: ci sono pure i genialoidi che "Io installare Adblock e nonpermesso, com'è consigliato? Giammai!") ne segue una fino ad eseguire un esborso reale. Poi è pure una questione di fiducia l'effettuare o meno una transazione economica sul web, e queste modalità di approccio non sono certo un buon biglietto da visita.
Il problema è dunque cosa propongono e come lo propongono, perché stando così le cose neanche da chi usa il browser l'inserzionista consegue il ritorno economico sperato. E da ciò si innesca il circolo vizioso, che porta l'host a ricorrere a "mezzucci" per far quadrare i conti per sopravvivere.
Quindi, che le veda o meno quelle schifezze di pubblicità propinate in maniera tanto odiosa, la gente (che viene da noi proprio per non spendere un centesimo...) non lascia soldi in quelle "mirabolanti proposte" (al più sbaglia di cliccare e un adware gli impesta il pc): se ne facciano una ragione. Perché l'inserzionista (a meno che non voglia proporre un brand all'immaginario collettivo, o che sia matto col botto) se ne frega dei pop-up: vuole che dal suo investimento gli arrivi moneta sonante.

è diventato tutto così complesso che aspetto gli
ARTICOLI OFFLINE

ma semplificare un po' tutto è chiedere troppo? io aspetto gli articoli in offline, poi non ricordo i titoli e finisco per non scaricare più nulla.

Io faccio così: quando richiedo uno o più re-up, mi salvo in un file .txt apposito gli url (uno per riga) di quegli articoli, così li ritrovo subito (copia-incolla nella barra dell'indirizzo). Quando ok, riga cancellata.