Roberto Mingoia - Omicidio a Cagliari (2025)

Roberto Mingoia - Omicidio a Cagliari (2025)

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Una fredda mattina di febbraio, il cadavere di una giovane turista tedesca viene ritrovato in una zona appartata di Cagliari. Nessuna traccia, nessun segno di colluttazione, nessun collegamento apparente con altri casi. L’indagine viene affidata al commissario Casu, svegliato all’alba dalla notizia e gettato in un caso che si preannuncia subito complicato.

Ad affiancarlo ci sono l’appuntato Argiolas e il fidato Bobore, compagno di mille avventure, mentre la dottoressa Oliva, medico legale, esamina il corpo con la sua consueta meticolosità. Per lei, ogni autopsia è un dialogo con la vittima, un modo per dare voce a chi non può più parlare. Nel frattempo, il questore Piredda è furioso: la stampa è addosso alla questura e vuole risposte immediate. Ma Casu fatica a trovare un filo conduttore, diventa sempre più nervoso, fuma troppo, beve ancora di più. Non dorme da giorni, si presenta in ufficio in condizioni imbarazzanti, al limite della decenza. Bobore, preoccupato per il suo stato, decide di agire: con la complicità di un amico anestesista, gli somministra un potente sedativo e lo costringe a riposare in un ovile. Solo così può riprendere le forze per affrontare il caso con lucidità.

Le indagini avanzano lentamente. Non c’è un movente chiaro, nessun sospetto evidente. Poi, a metà della storia, un dettaglio emerge dal passato: una nave tedesca affondata durante la Seconda Guerra Mondiale nelle acque vicine al porto di Cagliari. Il comandante di quella nave non era altri che il nonno della turista assassinata. Casu, sopraffatto dall’assurdità del collegamento, scoppia in una risata amara: è forse un cold case all’americana? Ma il tempo stringe, e se non troverà il colpevole rischia di essere declassato e mandato a dirigere il traffico tra Orune e i paesi vicini.

Più si scava, più emergono segreti sepolti nel tempo, intrighi che il mare ha custodito per decenni. Perché l’assassino ha colpito solo ora? Quale verità si cela dietro la morte della giovane donna? La soluzione del caso si rivela inaspettata fino all’ultimo capitolo.

Nei momenti di maggiore stress, Casu cerca rifugio nella corsa, percorrendo il lungomare del Poetto mentre riflette sugli indizi. Altre volte, sfreccia per le strade di Cagliari a bordo della sua fidata Alfetta, con la musica anni ‘60 e ‘70 a tutto volume. Fondamentali sono anche le serate conviviali con Bobore, tra un bicchiere di vino al Wine Bar di Quartu, una chiacchierata al Libarium o una serata nei locali del centro. Discussioni sul caso si intrecciano a battute ironiche, flirt improbabili e momenti di leggerezza.

Ma c’è qualcosa che lo tormenta più del caso stesso: il suo sentimento per la dottoressa Oliva. Ogni scusa è buona per chiamarla, per scriverle, ma in fondo sa che il suo cuore batte solo per lei. Una sera, sopraffatto dal desiderio e dalla confusione, si presenta da lei con un mazzo di fiori. Quella notte si amano con l’intensità di due adolescenti, sul pavimento, senza pensare alle conseguenze. Ma al mattino, mentre si rivestono in silenzio, sembra quasi che abbiano commesso qualcosa di proibito. Un’altra ombra si aggiunge alle molte che avvolgono Cagliari e il suo misterioso omicidio.