Elizabeth Jones - La badessa (2025)

Elizabeth Jones - La badessa (2025)

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Miracolo o dannazione? Un seicento oscuro e affascinante. Vellano, 1590. È una gelida serata d’inverno, funesta e calamitosa. Una donna sta dando alla luce la sua quarta figlia, mentre il marito, Rodolfo Carlini, attende fuori dalla camera da letto che la levatrice compia i gesti a lui ormai noti, con i quali altre volte ha accompagnato la venuta al mondo delle sue creature. Gli strani gemiti della moglie, però, le imperiose sbuffate della levatrice ‒ intenta a levare improperi al cielo con le maniche della camicia arrotolate fino al gomito e le mani intrise di sangue ‒ e l’inesorabile scorrere del tempo, gli fanno intendere che tutto sta andando storto. Ormai disperato, Rodolfo Carlini si precipita, sfidando le intemperanze del tempo, a chiamare medico e cerusico, pratico quest’ultimo di tagli e ferraglie. Ma entrambi non possono che sentenziare l’inevitabile. Non c’è più niente da fare per le due poverette, se non pregare. Ed è quello che Carlini fa, affidarsi a una volontà più grande, a un potere che sovrasta quello della scienza del tempo. Un potere talmente grande che si è disposti a sacrificare la propria vita e il proprio destino in nome suo. Per questo, quando mamma e figlia superano la notte miracolosamente salve, Rodolfo Carlini, da uomo devoto qual è, non può che considerare l’incredibile evento un vero e proprio miracolo. Per questo sua figlia viene chiamata Benedetta e il suo destino è, a detta di suo padre, già segnato sin dalla venuta al mondo: una creatura del Signore, da immolare al Signore. A nove anni la piccola, per volontà paterna, entra nel convento della Madre di Dio, a Pescia. Da tutte le consorelle viene definita “la miracolata”, il prodigio, la prova vivente che nella faida tra scienza e fede, è questa a trionfare, inesorabilmente. Ma la vita di Benedetta, forse proprio per la sua strana venuta al mondo, non scorre nella consueta normalità che contraddistingue l’esistenza delle altre anime del chiostro. È una ragazza inquieta, tormentata, funestata da strane visioni, da “persecutori” notturni che alimentano di terrore i suoi sogni e che lasciano “strani” segni sul suo corpo. Non solo, quindi, viaggi onirici della mente quelli che prendono ad albergare nella mente della ragazza, notte dopo notte, ma incontri palpabili e visibili che seminano il panico nella vita della novizia. La sua storia, al confine tra bene e male, suscita la curiosità del Tribunale dell’Inquisizione, alla ricerca, sul suo corpo del marchio del diavolo… Un mondo nel mondo, specchio di un secolo inquieto e affascinante, teso tra i tentativi di moralizzazione apportati dal clero e l’inevitabile fragilità umana che lo contraddistingue, perché fragili sono le creature che hanno fatto del chiostro la loro prigione. Un Seicento mistico e affascinante! Esiste un confine oltre il quale c’è soltanto buio, e Benedetta vi aiuterà a scoprirlo!