Un incontro in un cimitero. Era così che lo avrebbe sempre ricordato e senza, assolutamente, un minimo senso d'ironia, e cioè che un'incontro in un cimitero non facesse presagire la stabilità e la durata che lui andava cercando. La neve che ricopriva, alta, la meridiana. I passeri che bisticciavano fra le siepi. Il gatto nero seduto come in un trono nella vaschetta, asciutta, dove andavano a bere gli uccelli. Schegge di memorie. Uno specchio spezzato. "Cattiva sorte, Jury."
Era un giorno ventoso di dicembre, e ne mancavano soltanto cinque a Natale, quello in cui Jury vide i passeri che bisticciavano su una siepe vicina mentre si soffermava a occhieggiare oltre il cancello dell'Old Hall di Washington. I passeri, uno che tentava di fuggire, l'altro accanito nell'inseguirlo, volavano da siepe ad albero e da albero a siepe.