La calda notte dell'ispettore Tibbs è oggi molto di più del poliziesco ben riuscito che era alla sua uscita nel 1965 (vincitore, ad attestarne il valore letterario, del massimo riconoscimento del Premio Edgar Allan Poe). È diventato il giallo kennediano per eccellenza, il poliziesco che coltiva la speranza dell'integrazione razziale ed esprime la apparentemente naturale avversione liberal verso l'apartheid. Virgil Tibbs è un ispettore di polizia californiano finito per caso in una paesino della Carolina, proprio nel giorno in cui è stato commesso un delitto eccellente. A Wells, questo il nome del paese, vige il più rigido e insensato segregazionismo contro i «negri», la paranoia della contaminazione è tale per cui basta una goccia di «sangue nero» in una persona per vietargli lo sgabello del bancone al bar, il posto seduto sull'autobus, o una stanza dell'hotel in città.