Andrea Magri - Voluntas. Quickstarter (2025)
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L’artefatto che stringi tra le mani racchiude, al suo interno, frammenti di informazioni di un mondo che è stato o forse sarà. Un mondo in cui gli uomini e le donne combattono per il loro futuro dimenticandosi le lezioni del passato. Se vorrai scoprire il loro destino sappi che questo è solo il primo passo di un lungo cammino in cui inciamperai, cadrai ma voltandoti indietro e ammirando i tuoi passi vorrai scoprire cosa ti aspetta alla fine del viaggio. Un gioco in cui magia e fantascienza si fondono in una nuova forma. Il sci-fi e il fantasy creano un palcoscenico su cui antiche tecnologie pre-armageddon e abilità umane elevate a potenza, si mescolano permettendo una personalizzazione del mondo e dei personaggi senza precedenti, combattimenti brutali e un'esperienza survival. "Solo i cinque Fondatori ricordano com'era la vita prima che la Dea sollevasse il grande Muro di cristallo cancellando gli errori del nostro passato, per proteggerci. Lei ci concesse di vivere qui, in quello che oggi tutti noi conosciamo come il Dono: un’immensa e fertile pianura circondata da montagne insuperabili. Appena fui abbastanza grande da capire, mio padre mi portò ai confini del Dono, verso quel grande Muro e con voce sommessa nominò quel che chiamava l’esilio della benedizione della Dea: l’Oltremuro. Poi sorrise, comprendendo il mio spavento. E girandosi mi indicò le nostre terre. Non c’erano deserti infuocati, né ghiacci perenni o tempeste inclementi, ma solo pianure verdeggianti, terre fertili, fiumi pescosi e pascoli fiorenti. Il grande Dono della Dea al suo popolo. E il grande mare interno dove sorge l’isola sulla quale si erge il Primo Tempio da cui, da migliaia d’anni, i Fondatori vigilano. Mio padre mi raccontò la leggenda dell’inizio così come suo padre fece con lui. Sfuggiti alla distruzione degli Antichi, i meritevoli trovarono rifugio in questa terra grazie alla guida sicura dei Fondatori. I cuori degli uomini e delle donne però vacillarono e le menti si dimostrarono deboli. Allora i cinque decisero di porsi a capo ciascuno di una Casata con un territorio ben delineato. Questo pose fine a tutti i conflitti, per rispetto al Dono della Dea e ai Fondatori stessi, ma nei millenni permise la nascita di culture, usi e costumi profondamente differenti. La Dea fece un unica richiesta ai sopravvissuti: recuperare le scintille del mondo antico chiamate bio frammenti e custodite, in attesa, nel Sottomondo. Questo è un luogo terribile situato in profondità al di sotto del Dono, fatto di città fantastiche, deserti mortali illuminati da soli artificiali; mari sotterranei e neri abissi, impianti antichi in attesa di essere risvegliati popolati da creature orripilanti e piante sconosciute evolutesi indisturbate in silenzio sotto il Dono, in una costante lotta tra la vita e la morte. Qui i temerari e gli eroi coraggiosi o forse i più scaltri e incoscienti, possono servire la Dea, innalzare il proprio rango o far luce su segreti millenari. Ma attenzione, un antico detto del mio popolo recita: "Temi la forza del Sottomondo poiché esso non teme la tua.”