Kate Chopin - Il risveglio (2025)
È la storia di una giovane donna della buona società di New Orleans, Edna Pontellier, che va scoprendo se stessa; si scopre come essere umano, come creatura sessuale desiderante, come amica rispettosa, come madre intelligentemente disposta a dare la vita per i suoi figli ma non se stessa: «Non so spiegarmi meglio; è qualcosa che sto solo cominciando a capire, qualcosa che sta affiorando dentro di me». E scoprendo si rende conto con trent’anni di anticipo di aver diritto a una stanza tutta per sé, dove poter leggere, ragionare, rifinire su un foglio o su una tela ciò che ha osservato per ore – Edna «aveva un modo speciale di volgere repentinamente lo sguardo su un oggetto e indugiarvi, come smarrita in un qualche labirinto interiore di contemplazione o pensieri» – salvo poi tracciarvi sopra una spessa pennellata, come farà molto tempo dopo Lily Briscoe. Due artiste immaginate e ugualmente stremate dal tentativo di restituire una visione esatta. Quella che andavano cercando le due artiste che le immaginarono.
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