Protagonista è Giosuè, un bibliotecario che ha perso la sua compagna Anna, suicidatasi due anni prima. Dopo aver trovato nel magazzino della biblioteca il diario scritto da Anna durante il periodo della sua depressione, Giosuè e le persone a lui più vicine, ovvero sua sorella Mary e la collega Fabia con i rispettivi compagni, verranno perseguitati da un’entità maligna che scopriranno essere la vera causa della depressione e della morte di Anna. Questa entità, in un lontano passato, è stata relegata nello spazio che è ora il magazzino della biblioteca, grazie al legame d’amore - sentimento estraneo e odiato dall’entità - di una coppia di innamorati. Dal momento che il solo modo per liberarsi è riuscire a far sì che in una coppia uno venga ucciso dall’altro, proprio ciò che l’entità ha tentato invano di fare con Anna, essa gioca con i ricordi tormentati e i dolori attuali dei personaggi - facendoci percorrere così il passato doloroso di Giosuè e Mary, la depressione di Anna e la relazione complicata di Fabia con il suo compagno - tentando di portarli abbastanza alla follia da uccidersi tra loro. In maniera figurata, l’entità è la personificazione delle relazioni difficoltose che si possono avere con se stessi e con gli altri, e dei relativi tormenti psicologici, che qui accomunano tutti i personaggi. I cinque protagonisti, grazie anche all’aiuto soprannaturale di Anna, riusciranno alla fine a sconfiggere l’entità grazie soprattutto alla fiducia e all’amore che li lega.