Lorenzo Pavolini - Mille (2025)
Mille è un racconto del Risorgimento, cioè quel periodo in cui anche in Italia – con stupita e partecipe attenzione da parte del resto del mondo – un numero di persone sufficiente allo scopo prese parte all’unificazione della propria comunità nazionale e del territorio su cui insisteva chiamandolo patria, impugnando le armi, mettendo a repentaglio la propria incolumità, affrontando pericoli e disagi, rinunciando dall’oggi al domani a quel poco o quel tanto su cui potevano contare per tuffarsi nell’impresa. Il protagonista, Giovanni Pantaleo, è una figura storica (minore) con una posizione precisa nello sconfinato pantheon garibaldino. È stato il cappellano della spedizione siciliana, essendosi unito ai Mille appena sbarcati; l’incontro con il generale avviene a Salemi, poco distante dalla natia Castelvetrano, nella Sicilia occidentale, tra Segesta e Mazara. Scopriremo insieme l’utilità del frate minore francescano alla gestione magica dell’impresa, così come seguiremo i suoi tentativi di riformare la Chiesa, il conseguente abbandono della tonaca e tutte le trasformazioni che sempre lo videro accanto all’Eroe dei due mondi, fino all’ultima battaglia di Digione, nel 1871. Mille è un racconto di liberazione per come può essere inteso oggi all’Esquilino, il più alto dei sette colli di Roma, in pieno clima giubilare, dove risuonano a una distanza difficile da considerare le parole d’ordine di quella nostra avventura fondativa fatta di onore e di sangue, quanto di libertà e d’amore. Il cammino dei Mille per fare l’Italia non si è mai concluso...