Come tutti i clown, Hans Schnier si serve di una maschera per svelare la verità, e così facendo le sue pantomime diventano una critica, sarcastica e feroce, al miracolo economico della Germania, che con il nuovo benessere liquida troppo sbrigativamente, insieme al passato, le proprie responsabilità storiche. Anche quando dovrà rinunciare alla professione per un ginocchio fratturato e finirà, incapace di accettare avvilenti compromessi, a mendicare sui gradini della stazione di Bonn, la caparbia capacità di fustigazione di Hans non si attenuerà e le sue "opinioni" saranno accuse sempre più feroci rivolte alla società opulenta e materialista in cui vive, un mondo che ha smarrito ogni autentico valore.
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