Parma, febbraio 1248. Dense colonne di fumo oscurano il cielo della città sotto assedio. L'incendio divampa nell'accampamento imperiale: i soldati di Federico II di Svevia giacciono a terra uccisi dai cittadini in rivolta. Il fuoco distrugge ogni cosa e le tende vengono saccheggiate, il manoscritto sull'arte della falconeria scritto di pugno da Federico II scompare. Nove mesi più tardi, l'imperatore delega al proprio vicario, Ezzelino da Romano, il compito di ritrovarlo. Non può permettere che vada perso: quei fogli contengono dissertazioni che potrebbero scatenare un'accusa di eresia e rompere l'equilibrio già precario con la Chiesa. Della missione è incaricato Gualdo da Margnano, luogotenente di Ezzelino che, insieme con il giovane miniaturista Francese Simone da Aix, raggiunge il castello di San Martino, dove forse è nascosto il trattato...
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