Lei era il mio luogo di perdizione e il mio tempio: la adoravo contaminandola al tempo stesso, la glorificavo profanandola, la riverivo degradandola. Sono rinato quattro volte nel corso della mia vita. È una sensazione nitida, impossibile da confondere - positiva o negativa, dannosa o utile ma soprattutto inarrestabile - di venire disgregato e ricomposto in qualcosa, qualcuno di totalmente nuovo. Alla morte dei miei genitori, da un’infanzia felice mi ritrovai a navigare in acque torbide, sotto il peso di responsabilità infinite, circondato da nemici e disperatamente solo. Rinacqui nuovamente per mano di un vile predatore che mi rese collerico, più cinico e senza ombra di dubbio, mi trasformò nel perverso fottitore che sono oggi....
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