Da piccola, ero ossessionata dalle favole. Mio padre mi raccontava le storie delle stelle e dei cavalieri bianchi che salvano le principesse. Indossavo una corona di plastica argentata e fissavo il cielo, aspettando il giorno in cui sarebbe arrivato il mio cavaliere dall'armatura scintillante. Poi mio padre è morto, la mia corona si è rotta e mia madre ha spedito me e mia sorella in collegio. E poi li ho incontrati. I miei cavalieri. Solo che non assomigliano per niente alle favole con cui sono cresciuta. Sono avvolti nel peccato e ammantati di oscurità. Autoritari, protettivi, degli stronzi alfa. Eredi della mafia italiana.