Acid Horizon - Anti-Oculus. Una filosofia della fuga (2025)
Il potere ci osserva, ci cataloga, ci contiene, ci intrappola nel suo sguardo. Il futuro distopico profetizzato dal cyberpunk è ormai la nostra vita quotidiana nel presente, un’epoca in cui tecnologie digitali sempre più avanzate, asservite al capitale, catturano e gestiscono i corpi e le identità. Ma è possibile sottrarsi, eludere collettivamente questa macchina dominante e ribellarsi ai suoi circuiti oppressivi?
Rifacendosi alla cibernetica per analizzare le strutture del disciplinamento sociale, il collettivo Acid Horizon attinge dagli studi di Deleuze, Foucault, Berger e Tiqqun per tratteggiare le modalità politiche, mediche e storiche con cui l’«ocularità» del potere ci incasella e ci imprigiona, e sovvertirne le logiche. Anti-Oculus è un’incursione nei meccanismi della sorveglianza, un’indagine filosofica su come sfuggire ai dispositivi di controllo che regolano le nostre vite. Non offre scappatoie consolatorie ma segue con feroce ironia l’occhio del cyber-capitale, spingendoci a riunirci per andare in cerca di emancipazione, comunità e altre forme di vivere.
Un saggio che si legge come un manifesto hacker, un pamphlet militante, un manuale di sabotaggio dall’interno, una guida per sparire dall’Oculus e tracciare nuove vie di fuga.
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