Bruno Del Medico - Entanglement quantistico e inconscio collettivo. Seconda edizione (2025)
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Immaginate due particelle, separate da chilometri, perfino da anni luce, capaci di influenzarsi istantaneamente, come se uno strano filo invisibile le legasse attraverso il vuoto. Albert Einstein definì questa proprietà dell’universo con una punta di scetticismo “azione spettrale a distanza”. Era il 1935, e persino il più visionario dei fisici intuiva che l’idea dell’entanglement sfidava ogni senso comune. Ma non era un’invenzione fantasiosa. Tuttaltro, era la diretta conseguenza della teoria quantistica, un’area della fisica nata pochi decenni prima, tra gli scienziati illuminati dell’Europa di inizio Novecento.