Massimo Lugli - La banda dell'Arancia Meccanica (2025)
Colpiscono nei quartieri più esclusivi della Capitale, dove la gente si sente più al sicuro. Individuano la vittima per strada, la inseguono e la derubano dopo averla picchiata. Poi, all’inizio degli anni Ottanta, il salto di qualità: cominciano a prendere di mira le ville e gli appartamenti di lusso, e non si limitano a rubare. Le case si trasformano in teatri dell’orrore, che la gang devasta e saccheggia dopo aver malmenato, stuprato e terrorizzato gli abitanti. Un incubo che vale agli spietati criminali il nome di banda dell’Arancia Meccanica. Tra le vittime ci sono anche personaggi famosi, attori e cantanti, e molti fuggono spaventati dai quartieri ricchi. Per anni, tra il 1979 e il 1983, le forze dell’ordine li inseguono invano, ma la banda sembra avere la misteriosa capacità di anticiparne le mosse. Ci vorranno oltre 700 rapine e un bottino da 15 miliardi di lire – oltre a gioielli, pellicce e orologi rubati – prima che l’incubo finisca e la gang, capitanata da un ex poliziotto, finisca in manette. Massimo Lugli trasforma la cronaca nera in letteratura, raccontando la storia angosciante e maledetta della gang che ha seminato il panico nella Roma bene.