Fabio bacà - L'era dell'acquario (2025)
Anteprima esclusiva imperodeisogni
L’uomo si fermò a riprendere fiato. Il sentiero era ripido e la neve era fresca e lui non aveva nemmeno portato il bastone con sé. Si tolse il guanto dalla mano destra e fischiò per richiamare il cane. L’animale si avvicinò per annusargli le dita, poi scavalcò l’argine e trotterellò verso gli abeti sparpagliati sul pendio, il muso in assetto da fiuto e la lingua penzolante che esalava vapore. Durante la notte l’uomo aveva avuto la sensazione che la casa fosse attraversata da un minuscolo fremito, uno spasmo preceduto da un fragore attutito: come se un’enorme creatura sotterranea avesse scosso con delicatezza le fondamenta della baita assestandole un lieve colpo di coda. Si era ritrovato seduto sul letto, con gli occhi aperti nel buio, respirando in silenzio. Cos’era stato? |Una valanga. Aveva allungato un braccio no alla piccola lampada sul comodino e l’aveva accesa per controllare l’orologio.Pochi minuti alle cinque.
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