Lui è convinto di proteggerla. Lei è convinta di poter fuggire. Si sbagliano entrambi. Carmela Sarei dovuta essere la figlia modello: posata, protetta, silenziosa. Ma ho smesso di recitare la parte della principessa della mafia. Così sono fuggita. Nuova città. Nuovo nome. Un lavoro in una galleria d’arte e una vita lontana dall’eredità insanguinata della mia famiglia. Poi è comparso Van Reyes. Sfregiato, scontroso e inviato da mio fratello per proteggermi. È più grande di me. Un soldato diventato chirurgo. Ma non ho bisogno di un babysitter. Così l’ho piantato in asso all’aeroporto. Pensavo che fosse finita lì. Ora è nel mio spazio. Mi osserva. Mi avverte di non provocarlo. A lui piace avere il controllo. A me piace infrangere le regole. Lui è il burbero. Io sono il caos. E non ho idea di quanto a lungo potrò fingere di non volere che prenda il comando. Dice di essere qui per tenermi al sicuro. Ma il modo in cui mi guarda? Come se volesse possedermi. Come se non fossi solo una sua responsabilità… ma sua. Van Mi è sgusciata via prima ancora che riuscissi a farla salire in macchina. Una mocciosa dei Rosetti con un caratterino niente male e nessuna idea del pericolo che sta correndo. Ho un debito con la sua famiglia. Ho detto che l’avrei protetta. Ma Carmela non vuole protezione. Vuole mettere alla prova i limiti. E non ha idea di cosa le costerà quando smetterò di lasciarla vincere. Mi definisce freddo. Burbero. Indistruttibile. Ma non ha ancora visto cosa succede quando prendo io il controllo. E quando lo farò, scoprirà cosa accade quando un raggio di sole si spinge troppo oltre… e prega di essere domato. Mi hanno mandato per proteggerla. Ora è affar mio… e non ho intenzione di lasciarla andare.