Roberto Mingoia - Commissario Casu Vol. 3. L'ombra del suicidio (2025)

Roberto Mingoia - Commissario Casu Vol. 3. L'ombra del suicidio (2025)

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Cagliari, giorni nostri. All’alba, nella Cattedrale di Cagliari, il corpo senza vita di un prete viene trovato appeso a una corda. La scena suggerisce un suicidio, ma il commissario Casu, chiamato a indagare, non è convinto. Per un uomo di chiesa, il suicidio è considerato un grave peccato. Casu percepisce che dietro questa apparente semplicità si cela un enigma più complesso e oscuro. Le prime indagini portano Casu a raccogliere testimonianze dai due giovani chierichetti, Mauro e Roberto, che servivano regolarmente la vittima. I ragazzi sembrano spaventati e reticenti, ma uno di loro lascia trapelare che il prete era turbato negli ultimi tempi, come se stesse nascondendo un segreto pericoloso. Intanto, l’autopsia condotta dalla dottoressa Oliva rivela dettagli sconcertanti: la dinamica del decesso non è compatibile con un suicidio. Qualcuno deve aver messo in scena la tragedia. Con l'aiuto dell’instancabile Bobore, Casu si immerge nei quartieri più nascosti e pericolosi della città, cercando connessioni tra il prete e possibili figure criminali. La sua fiducia cresce anche nell'appuntato Argiolas, un giovane poliziotto che diventa il suo uomo di fiducia e confidente, accompagnandolo in ogni angolo della città con la sua Alfetta rossa. Le loro conversazioni nel tragitto diventano un modo per riflettere sul caso e sulla vita stessa. Casu trova sollievo dai pensieri ossessivi solo durante i suoi incontri notturni con Enzo, il barman di un wine bar di Quartu. Tra un bicchiere di cannonau e una chiacchierata, il commissario cerca di mettere ordine tra le informazioni che ha raccolto. Un’altra sera, insieme a Bobore, si ferma a uno dei celebri chioschi al Cavalluccio Marino per mangiare un panino dai “caddozzoni.” Tra morsi e sospiri, i due discutono del caso, e Bobore, con la sua sagacia, suggerisce una connessione inaspettata tra il clero e il potere economico locale. Le indagini conducono a una scoperta scioccante: il prete era coinvolto in attività poco trasparenti legate alla gestione dei fondi della chiesa. Queste operazioni lo avevano portato a incrociare personaggi influenti e senza scrupoli. Ogni passo avanti è una sfida, e Casu si trova presto a lottare contro poteri ben più grandi di lui, forze che non esitano a minacciare chiunque osi cercare la verità. Nel mezzo di questa oscurità, la relazione tra Casu e Oliva si intensifica. Dopo una serata in cui discutono del caso, il commissario la riaccompagna a casa. In un momento di vulnerabilità e passione, scatta un bacio che li avvicina ancora di più, aggiungendo una dimensione personale alla loro collaborazione professionale. Il finale è un crescendo di tensione: nulla è come sembra. Un tradimento interno alla diocesi si intreccia con interessi economici che superano i confini della città. Il mistero si risolve con una serie di colpi di scena che lasceranno il lettore senza fiato, rivelando che il suicidio del prete era solo il primo tassello di un puzzle molto più grande. Nel capitolo finale, mentre la città si risveglia con una nuova calma apparente, Casu riflette sul caso e sulla fragilità umana. Sa che le ombre sono ancora lì, pronte a emergere alla prima occasione, ma si sente pronto per affrontare la prossima sfida. Perché per lui, il lavoro non è mai finito, e la giustizia non si arrende mai.